giovedì 3 luglio 2014

Campioni Del Mondo


La passione del calcio in Argentina meriterebbe un premio. Nulla è più importante della nazionale quando gioca. Nulla conta di più della partita e niente al mondo può impedire a qualsiasi argentino di vedersi la partita. Tutto si ferma. Il tempo si blocca. Buenos Aires entra in letargo di novamta minuti più intervallo, ammesso e non concesso si debba ricorrere ai supplementari. A noi è andata anche bene, fortunatamente a quanto sembra al Hospital Italiano si conserva ancora la professionalità e le persone vengono assistite, quindi un punto a favore. Verrebbe da dire che è normale ma no, non è così. La zia di Silvina avendo una endoscopia nel pomeriggio, con tanto di tutto il giorno a digiuno sulle spalle, si è vista slittare la visita di un tempo calcolabile in novanta minuti più quindici di intervallo e relativi tempi supplementari, con l'aggravante dell'intoppo dovuto alla nobile causa che ha assentato i medici, già in perfetta livrea di tifoso, dal loro mi vien da capire trascurabile incarico. Questo in una clinica del centro. Per centro s'intende Buenos Aires capital. È inutile dire che non faremo di tutta un'erba un fascio ma è utile ricordare che per quanto io l'avessi buttata come barzelletta inzialmente quando mi si disse che qui si bloccava tutto ecco, precisiamo che non è tanta barzelletta, specie quando son persone che necessitano una visita e magari anziane, che si devono attaccare e tirare con due mani perchè gioca la nazionale.
Io dal mio canto ho dovuto rimandare l'intervento alla mia auto, che non era nulla di speciale, si trattata di terminare l'abilitazione per poter caricare gas. Questo perchè non si può in officina lavorare ascoltando la partita alla radio no, bisogna fermarsi e guardarla alla televisione.
Paese che vai usanza che trovi, questo è indiscutibile però lasciami dire, cercando di esser obiettivo, che se questa è l'usanza locale, credo ci sia poco da stupirsi dei gravi problemi che vive l'Argentina. Un paese che ha le carte in regola per fare la voce grossa, o almeno che ha avuto le carte per farlo, ora penso un pochino meno, un paese che dovrebbe cercare di cambiare alcuni aspetti. Lamentablemente azzardo dire che un paese rispecchia il suo popolo, e se non si inizia a cambiare dalla gente, se non si prova a dare un registro differente ad alcune piccole cose, piccoli accorgimenti da impiegare ogni giorno, poi non ci si lamenti più di tanto perchè è vero, parlare della famedel mondo con la pancia piena siam capaci tutti e non si può fare uan colpa a chi vive in situazioni limite con poche e poche risorse, perchè pure questa è una triste realtà però, facendo un saltino indietro, non ci si lamenti e mi riferisco a chi si può permettere di farlo, le lamentele corrono spesso il rischio di camminare a braccetto col lusso di poterlo fare, non ci si lamenti più di tanto del latte versato quando neanche ci si cura di tapparla la bottiglia ne di ponerla in luogo sicuro, così, per fare un esempio, una mezza metafora mutuabile, che già mi viene l'acidità di stomaco a pensarlo.
La passione per il calcio e la nazionale è tanta, che l'astensione a qualsiasi attività è onorevole e più che accettata socialmente, con tanto di felicità ed entusiasmo nell'ammeterlo.
Era stupenda la faccia dei due tipi dell'officina quando uno mi disse di tornare "più tardi" e l'altro con espressione di sincera preoccupazione accese lo smarrimento nel viso del primo ricordandogli che giocava l'Argentina.
Ora che ci penso tutti abbiamo visto Fantozzi no? Non vi è mai balenato il pensiero, il desiderio di vivere in prima persona o di toccare le vicissitudini del nostro caro ragioniere? Non ci sono problemi, ci vediamo qui tra quattro anni.

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