sabato 27 luglio 2013

In Boca al lupo


In televisione ora passano Wolverine, in un pessimo doppiaggio in spagnolo. Spagnolo sudamericano, suppongo messicano perchè castellano non è, e allo stesso modo non è spagnolo di Spagna. Cristina pare abbia aperto le porte ad un progetto che preveda il doppiaggio nazionale per i film stranieri. Credo sia una gran cosa.

Dopo questa introduzione cari amici non lettori, riprendo possesso della tastiera per scrivere due cose. Gli ultimi giorni son stati abbastanza intensi però una buona notizia c'è. Il 16 di agosto ci sposiamo. E' confermato. Non mi spiacerebbe sposarmi in futuro in chiesa però Silvina è ben munita di pregiudizi e questo la pone nella posizione in cui si pensa che, solo a nominare la parola chiesa pare si stia parlando del male sceso in terra. Sarà qualcosa di molto semplice, in primis perchè sia io che lei non abbiamo una grande affinità con l'opulenza ed in seguito perchè mancano i soldi.
Il tema dei soldi ahimè, per quanto non mi piaccia affrontarlo è come una malattia, prima o poi ti costringe a letto. Vedremo.
Cambiando tema, che è successo di nuovo in Argentina? Tragicamente dopo l'incidente di Castelar e quello in Francia, il demone dei treni ha colpito di nuovo, questa volta in Galizia, con una tragedia che si è portata via un'ottantina di anime. Ci si domanda sempre se dietro ci sia un errore umano. Se è vero che un treno è costruito dall'uomo e i binari pure, mi pare la risposta venga da sè.
Ma per una volta abbandoniamo la cronaca nera e parliamo di qualcosa di più leggero. Si respira nuovamente calcio! Con tutte le novità del caso, tra le quali Trezeguet al Newell's Old Boys alla veneranda età di cinquantacinque anni e mezzo e, scemenze a parte, Martino, l'ex allenatore del Newell's da Rosario è finito, con merito, a Barcellona. tanti auguri per un'allenatore che sicuramente è tra i migliori dell'Argentina.

Le novità però viaggiano sempre a braccetto con le normalità e, di vecchio, qui alla cancha, vecchio e sempreverde, c'è la violenza. Nell'assurdità e nel paradosso dell'affermazione, è "normale" che atti di violenza avvengano tra tifoserie avversarie ma no, non è abbastanza. Questa volta, e il calcio va a farsi benedire più del solito, ne hanno ammazzati due ed entrambi hincha del Boca. Divergenze? Oh sì, quando sono in imballo gli interessi e tutto il gioco di affari che c'è dietro il controllo generale della tifoseria che implica la gestione di un giro di denaro non indifferente il calcio ci "appassiona" più che mai. Ho avuto un senso di deja-vu che mi ha riportato alle notizie dei telegiornali italiani quando gruppi di persone non proprio amiche si ritrovano a farsi la pelle per divergenze di mercato, chiamiamole pure così.
Il calcio a volte, la tifoseria, più che una passione sportiva, qui, a Buenos Aires, mi pare una valvola di sfogo che arroga il diritto di sfasciare tutto. Non mi dilungo perchè ripeterei sempre le stesse cose. Di certo c'è come un male di fondo, una peste che flagella i porteños portandoli alla follia barra raptus. E' solo una settimana all'incirca che un conducente di colectivo ha stirato uccidendolo un tipo. Non si è capito bene di chi sia la colpa, tra il passeggero che ha preso a colpi l'autobus ed il conducente che partendo di corsa lo ha investito (secondo la fonte ufficiale) va a sapere da che parte sia il giusto e lo sbagliato.
C'è da dire che il conducente non si fermò alla richiesta del passeggero, nonostante ci sian leggi chiare, che obbligano i conducenti a fermarsi ad ogni angolo di notte e quando piove.
Credo che tutto sia figlio di questa filosofia che mi pare piuttosto all'italiana, ovvero, apriamo gli occhi una volta che i buoi sono scappati, aspettiamo che ci scappi il morto prima di intervenire.
La cosa buffa è che qui non s'interviene manco quando il morto c'è.
Ora lascio qui, ho visto che ho ben due commenti! Son desideroso di vedere chi e cosa mi han scritto!

martedì 16 luglio 2013

Argentina in coda


L'ultima volta ho terminato con l'espressione, la domanda, se avevamo minimamente possesso dei nostri diritti o se siamo tutti dei pelotudos ovvero dei coglioni, vestendo i panni di un argentino.
Non posso oggi che confermare che sí, parlando da italiano, aspirante futuro residente argentino e di conseguenza mi metto nel calderone, ripeto, sí, siamo dei coglioni, come giá sottoscrisse una nostra amica sabato sera quando fummo a cena a casa sua.
Oggi siamo andati al registro civile, a San Justo, il luogo di nascita di Silvina. Qui l'aministrazione mi sembra un poco singolare, forse non ho ancora capito vene la distribuzione dei vari territori e municipalitá, ma non importa. Andiamo perchè vogliamo sposarci. Vorremmo farlo il prima possibile, anche per accelerare i tempi della mia regolarizzazione, per far richiesta di una residenza e così poter lavorare. Vecchia storia, per lavorare ti chiedono il CUIL, per ottenerlo devi esser residente, per esser residente devi avere il DNI per avere quest'ultimo devi avere un lavoro. Tutto molto difficile e non so perchè. Questo chiude molto l'Argentina in se stessa. Non capisco tutte queste barriere protezioniste specie per un paese che mi sembra ancora ben lontano dall'essere una meta ambita dai flussi migratori.
Va bene. Andiamo al registro civile a San Justo che ieri era chiuso per disinfestazione, mi sembra normale che chiuda nei girni di apertura al pubblico un, si suppone, ufficio amministrativo della municipalitá, bene, andiamo al regsitro e che ti troviamo? Una bella coda. Un'ora di coda, senza contare che dentro era pieno stracolmo. La coda, non ho spiegato, serve per farne un'altra. Dopo un'ora di coda, l'omino, che come buona parte degli impiegati pubblici è piuttosto maleducato, tanto che cazzo gliene frega a lui che ha il posto intoccabile, al darci il numero che serviva per fare un'altra coda ci dice che servono i documenti originali dei testimoni.
Ora, perfetto, ammesso che, per quanto sia per certi versi ridicola la burocrazia italiana che ha volte è veramente costipata, per molte cose, io parlo del mio comune di residenza, uno entra nel municipio dove c'era una persona, chiede ed in un minuto esce sapendo quello che deve fare. Già venerdì scorso fummo al registro civile. Il venerdì però è un giorno dove solo ci si sposa e, la signora, presa al volo, una tipa, per me estraggono a sorte tra i pensionati del paese che, non me ne vogliano, però pare che sian lí perchè non san che fare delle loro giornate, dicevo, la signora ci ha detto di venire in settimana. Ora, siccome si suppone una persona che ricopre un incarico anche solo di informazione in un ufficio della ammistrazione pubblica, in teoria dovrebbe dare queste informazioni, ovvero che una persona necessita di questo e quello. Perdoniamola. Quello che mi sta un pco sullo stomaco è che in rete non ho trovato un isto istituziionale che dica che, per far richiesta della data di matrimonio uno deve presentare i documenti originali dei testimoni, quando invece pare sian necessari tre giorni prima della data.
Può sembrare poca cosa ma, e mi metto nei panni di una signora anziana che si è fatta un'ora di fila per sentirsi dire che deve andare in centro, se si vuole che un paese possa andare un pochino meglio e che la gente prenda la vita con più di calma e di conseguenza incentivare la sicurezza e tutto quello che che ne segue, questa è la maniera sbagliata, ovviamente dal mio punto di vista.
Il registro civile di San Justo è solo un piccolo pezzetto di tante cose rallentano, ostacolano e intasano un agglomerato come la Gran Buenos Aires che da solo sarà intorno ad un quarto del paese.
Come si può biasimare chi ad un certo punto perde la testa con tutte le conseguenze del caso non proprio pacifiche e civili. Code all'automatico per prendere i soldi, code per "farsi prendere" i soldi salendo su un autobus, con i treni non ci sono code però a certi orari neanche si riesce a salire, del subte non ne parliamo, senza contare altri uffici o servizi dove immancabilmente ci sono interminabili code. Credo che qualcosa non funzioni per il verso giusto.
A volte mi sembra di essere in un paese che punta il dito al "modello americano" ma prova ad adottarlo cerando di farlo di nascosto, cambiando un poco tema ma non troppo, questa sensazione che ho io di ne carne ne pesce non credo giovi molto al paese. I miei sono gli occhi di un italiano da pochi mesi qui, quindi valuto per quel che vedo e so bene quanto sia delicata la storia argentina degli ultimi anni, però ribadisco, se non si fa qualcosa per snellire un poco tutto questo demorar ma ancor più non si cerca di venire a fatti incontro al cittadino, poi è normale se tutto va a rotoli.
L'esempio più sconcertante l'ho avuto in Uruguay quando andammo per il compleanno di Silvina e perchè mi scadevano i trenta giorni del visto turistico. Come può essere che a conti fatti, un euro in Argentina ha il valore di $6.50 ed in Uruguay invece pare valga$10.00? Misteri del Mercosur? Argentina Peaks? Non so.
Non mi piace. Non mi piace perchè tutto sommato mi pare ci si lasci prendre troppo facilmente per i fondelli.
Uno mi può dire, che cazzo ci stai a fare allora. Io dico perchè mi sono innamorato di un argentina e alla fine qui ci sto bene a Ramos Mejia.
Per questa volta termino qui.

lunedì 8 luglio 2013

Vento d'estate


Alla fine, la prima influenza argentina me la sono presa. Non ho ancora ben capito se si tratti di Gripe, termine indicato, credo, per indicare l'influenza stagionale o se `stata una "semplice" febbre. fatto sta che bene o male ci sono ancora in mezzo, tra tosse, raffreddore e pure un poco di catarro.
Tutto è successo poco più di una settimana fa e nel frattempo ho avuto una mezza offerta di lavoro. Tecnicamente dovo ancora chiamarmi. sarebbe per un aiuto camerirere in un celebre e pregiato ristorante in Plaza Dorrego a Sant Telmo. Un ristorante dove va a spendere gente con tanti soldini. Il tipo è simpatico, il capo a quanto pare. Ha lavorato a Parma qualche anno e propone cucina emiliana. vedremo in realtá quanto emilianza sia.
Son successe diverse cose nel frattempo. Di cose ne succedono sempre, però di cose di rilievo qui ne succeddono abbastanza. Tra le quali, son riuscito finalmente a parlare con mio padre. Gli ho lasciato alcune istruzioni sul come fare e non fare per il tema della carta di credito che, tuttavia deve ancora arrivare. Questo significa che resterò alle spese di Silvina ancora a lungo e non mi piace molto ad esser sincero.
Il giorno stesso che mi chiamarono per parlare col boss del ristorante, e si tratta di mercoledì scorso, han soppresso senza dir nulla i treni. Almeno, la linea Sarmiento e un'altra linea che ora non ricordo quale sia, se la Urquiza o la Mitre, ma sicuramente tutte e due, che passa per Constitucion, una delle zone con maggior flusso di pendolari e neanche a dirlo una delle zone "rosse" di Buenos Aires e non mi riferisco al colore con senso politico.
Ammetto che quando un tipo qui a Ramos mi disse che non c'erano treni per un attimo pensai ad un altro incidente, o a non so, un blocco momentaneo per una questione di manutenzione o che. Morale della favola treni soppressi tutto il giorno con conseguenze abbastanza drammatiche. L'andata non è stato un problema. Il ritorno è stato un poco diverso. Un poco per l'orario, un poco perchè tutta la gente che si muove verso l'ovest in treno, si è trovata ad usare i colectivos che giá di per se viaggian stipati di gente. Questo significava anche ore di attesa per viaggiare stritolati su un autobus. Mi pare eccesivo. Fortuna che Silvina mi ha un poco indirizzato sul come fare e quale colectivo prendere, altrimenti sarebbe stato un poco un problema. I problemi son giunti alla giá menzionata Constitucion dove è stato necessario l'intervento della polizia per la sommossa di gente che inferocita dalla soppressione del treno, con tutte le ragioni di questo mondo perchè il servizio pubblico(privato fino all'osso) non soddisfa il fabbisogno, ha iniziato a spaccare a tutto armando una sorta di rivolta, senza alcuna ragione. cerco sempre di spiegarmi da dove venga tanta voglia di violenza che è ben piè che gratuita perchè in svariate circostanze tutto fa brodo. Pare che non si aspetti altro che un minimo input per iniziare a metter la mani addosso a uno o iniziare a rompere tutto con atti di teppismo e vandalismo che, come nel caso di Constitucion, sfociano nel assalto a negozi. Punto di domanda. Il treno non c'è, perfetto. Saccheggiamo un negozio per protesta e spacchiamo tutto. Come mi disse Silvina, specialmente nel caso della zona in esame dove c'è parecchio degrado e la gente che vive per strada non è poca, è piuttosto semplice e frequente che in mezzo a tanta confusione chi vive dove capita e certamente non con un tetto sopra la testa appena può ne approfitta. In fondo per chi a momenti non importa della sua vita, può importare di spaccare una vetrina o qualcosa per rubare quello che si possa rubare? Effettivamente non credo. A qualcuno dovrebbe importare ma evidentemente sono altre le cose di maggior interesse.
Morale della favola, tale Maturano se non ricordo male, il presidente o quello che è, il capo della "fraternidad", nome che sta ad indicare coloro che gestiscono il traffico ferroviario a Buenos Aires ha semplicemente detto "Noi facciamo autocritica". Ovvero "Non ci rompete i coglioni e fatevi i cazzi vostri". Ora è il caso di spiegare due cose, perch`non sembra molto normale che avvenga un "paro" così, di punto in bianco, senza il minimo annuncio, lasciando come si dice in Italia Col culo per terra la gente. Teoricamente, questa sembrerebbe la cazzat... ehm il motivo ufficiale, si sarebbe protestato per il ritardo del pagamento da parte del governo. Io non capisco molto di politica, ma mi viene da supporre che, se lo stato deve pagare una impresa privata perchè essa paghi a sua volta i dipendenti e detto ciò l'impresa si arroga tutte le comodità di fare quello che le pare quando le pare, perdonate, la domanda mi sorge semplice e diretta come un peto. Quanto pesa il potere dello stato sulla bilancia? Ma torniamo un secondo indietro. Non ti pagano e protesti giusto? Mi sembra perfetto. Però se il termine del pagamento è il 4 del mese, che senso ha bloccare tutto senza avvisare nessuno il 3 del mese? Ovviamente, loro non fanno autocritica. Il governo ha denunciato il fatto ma sicuramente non credo che a loro importi più di tanto. A proposito di "loro", ho finito di leggere El Eternauta con gran dispiacere e soddisfazione. Non stavo pensando a questa opera, ma menzionare loro che nella storia son ovviamente secondo perfetta e precisa traduzione ellos, non ho potuto non sorridere a come questa tanto maltrattata fantascienza sia sempre più che attuale.

Oggi, 8 luglio 2013 altro blocco. Questo è stato annunciato almeno. Si son fermati per un giorno i camionisti col risultato che, giá ieri sera i bancomat eran vuoti, questo mi da un poco da pensare sugli approvvigionamenti alle banche. Solo sabato a mezziogiorno mi capitò di veder una spaventosa coda allo sortello dell'automatico. Non capisco. E`così necessario che tutta la gente debba spendere tanto in poco tempo? Non so, ci sono molte cose che non capisco, ma mi pare di capire che tutto sia settato perchè le cose vadano irremidiabilmente male per quasi tutti col beneficio e il sommo sbattimento di molto, ma veramente molto pochi. Indubbiamente i problemi si son riflessi ai supermercati, anche qua, mi pare un pò strano che se un giorno manca il servizio, il supermercato va in crisi, mi pare una esagerazione mediatica questa. Altro problema a quanto pare per le stazioni di rifornimento e pure qui, credo e spero sia una esagerazione per far meglio notizia anche se con la questione del fine settimana, il sabato e la domenica, diamo il beneficio del dubbio. Inutile dire che nemmeno la spazzatura è stata raccolta però permettemi e scusatemi cari porteños che mi avete accolto a braccia aperte ma lo dico, sembrerò irriconoscente ma lo dico. Personalmente a considerare come ai cittadini importi della pulizia della propria città non credo che iol discorso spazzatura sia un problema, specie a vedere come han lasciato Plaza de Mayo i manifestanti, con rifiuti in ogni dove, almeno, da ciò che ho visto in televisione, poi si sa, può sempre trattarsi di un effetto speciale del telegiornale ma purtroppo non penso proprio. Questa è una cosa che non mando veramente giù. Come può una persona letteralmente sbattersene della sua città, di dove vive, delle strade dove cammina, dove porta a spasso i propri figli. Non so. Gettare spazzatura per terra non è tanto diverso dal gettarlo in casa, sotto alla sedia o sotto al letto.
Domani è festa. In parte la strategia del blocco dei camion ha una sua intelligenza. Calcolando che la domeinca non si lavora e il martedì è festa han, mie considerazioni a parte lasciato il paese in un pò di problemi. Però lasciatemelo dire, che i bancomat in giorno si esauriscano, mah... lasciamo tutto in sospeso e teniamo questi commenti da occidentale tra i denti. Evidentemente l'Argentina è un paese da conoscere. Limitiamoci a prendere quello che viene e a vivere in funzione dell'amore.

L'altro giorno sulla pagina FB di Silvina ho letto una cosa di un tipo che si chiedeva se ci manca conoscenza come consumatori o se siamo dei coglioni. Mi son rivolto a Silvina e le ho detto somos pelotudos.