lunedì 8 luglio 2013

Vento d'estate


Alla fine, la prima influenza argentina me la sono presa. Non ho ancora ben capito se si tratti di Gripe, termine indicato, credo, per indicare l'influenza stagionale o se `stata una "semplice" febbre. fatto sta che bene o male ci sono ancora in mezzo, tra tosse, raffreddore e pure un poco di catarro.
Tutto è successo poco più di una settimana fa e nel frattempo ho avuto una mezza offerta di lavoro. Tecnicamente dovo ancora chiamarmi. sarebbe per un aiuto camerirere in un celebre e pregiato ristorante in Plaza Dorrego a Sant Telmo. Un ristorante dove va a spendere gente con tanti soldini. Il tipo è simpatico, il capo a quanto pare. Ha lavorato a Parma qualche anno e propone cucina emiliana. vedremo in realtá quanto emilianza sia.
Son successe diverse cose nel frattempo. Di cose ne succedono sempre, però di cose di rilievo qui ne succeddono abbastanza. Tra le quali, son riuscito finalmente a parlare con mio padre. Gli ho lasciato alcune istruzioni sul come fare e non fare per il tema della carta di credito che, tuttavia deve ancora arrivare. Questo significa che resterò alle spese di Silvina ancora a lungo e non mi piace molto ad esser sincero.
Il giorno stesso che mi chiamarono per parlare col boss del ristorante, e si tratta di mercoledì scorso, han soppresso senza dir nulla i treni. Almeno, la linea Sarmiento e un'altra linea che ora non ricordo quale sia, se la Urquiza o la Mitre, ma sicuramente tutte e due, che passa per Constitucion, una delle zone con maggior flusso di pendolari e neanche a dirlo una delle zone "rosse" di Buenos Aires e non mi riferisco al colore con senso politico.
Ammetto che quando un tipo qui a Ramos mi disse che non c'erano treni per un attimo pensai ad un altro incidente, o a non so, un blocco momentaneo per una questione di manutenzione o che. Morale della favola treni soppressi tutto il giorno con conseguenze abbastanza drammatiche. L'andata non è stato un problema. Il ritorno è stato un poco diverso. Un poco per l'orario, un poco perchè tutta la gente che si muove verso l'ovest in treno, si è trovata ad usare i colectivos che giá di per se viaggian stipati di gente. Questo significava anche ore di attesa per viaggiare stritolati su un autobus. Mi pare eccesivo. Fortuna che Silvina mi ha un poco indirizzato sul come fare e quale colectivo prendere, altrimenti sarebbe stato un poco un problema. I problemi son giunti alla giá menzionata Constitucion dove è stato necessario l'intervento della polizia per la sommossa di gente che inferocita dalla soppressione del treno, con tutte le ragioni di questo mondo perchè il servizio pubblico(privato fino all'osso) non soddisfa il fabbisogno, ha iniziato a spaccare a tutto armando una sorta di rivolta, senza alcuna ragione. cerco sempre di spiegarmi da dove venga tanta voglia di violenza che è ben piè che gratuita perchè in svariate circostanze tutto fa brodo. Pare che non si aspetti altro che un minimo input per iniziare a metter la mani addosso a uno o iniziare a rompere tutto con atti di teppismo e vandalismo che, come nel caso di Constitucion, sfociano nel assalto a negozi. Punto di domanda. Il treno non c'è, perfetto. Saccheggiamo un negozio per protesta e spacchiamo tutto. Come mi disse Silvina, specialmente nel caso della zona in esame dove c'è parecchio degrado e la gente che vive per strada non è poca, è piuttosto semplice e frequente che in mezzo a tanta confusione chi vive dove capita e certamente non con un tetto sopra la testa appena può ne approfitta. In fondo per chi a momenti non importa della sua vita, può importare di spaccare una vetrina o qualcosa per rubare quello che si possa rubare? Effettivamente non credo. A qualcuno dovrebbe importare ma evidentemente sono altre le cose di maggior interesse.
Morale della favola, tale Maturano se non ricordo male, il presidente o quello che è, il capo della "fraternidad", nome che sta ad indicare coloro che gestiscono il traffico ferroviario a Buenos Aires ha semplicemente detto "Noi facciamo autocritica". Ovvero "Non ci rompete i coglioni e fatevi i cazzi vostri". Ora è il caso di spiegare due cose, perch`non sembra molto normale che avvenga un "paro" così, di punto in bianco, senza il minimo annuncio, lasciando come si dice in Italia Col culo per terra la gente. Teoricamente, questa sembrerebbe la cazzat... ehm il motivo ufficiale, si sarebbe protestato per il ritardo del pagamento da parte del governo. Io non capisco molto di politica, ma mi viene da supporre che, se lo stato deve pagare una impresa privata perchè essa paghi a sua volta i dipendenti e detto ciò l'impresa si arroga tutte le comodità di fare quello che le pare quando le pare, perdonate, la domanda mi sorge semplice e diretta come un peto. Quanto pesa il potere dello stato sulla bilancia? Ma torniamo un secondo indietro. Non ti pagano e protesti giusto? Mi sembra perfetto. Però se il termine del pagamento è il 4 del mese, che senso ha bloccare tutto senza avvisare nessuno il 3 del mese? Ovviamente, loro non fanno autocritica. Il governo ha denunciato il fatto ma sicuramente non credo che a loro importi più di tanto. A proposito di "loro", ho finito di leggere El Eternauta con gran dispiacere e soddisfazione. Non stavo pensando a questa opera, ma menzionare loro che nella storia son ovviamente secondo perfetta e precisa traduzione ellos, non ho potuto non sorridere a come questa tanto maltrattata fantascienza sia sempre più che attuale.

Oggi, 8 luglio 2013 altro blocco. Questo è stato annunciato almeno. Si son fermati per un giorno i camionisti col risultato che, giá ieri sera i bancomat eran vuoti, questo mi da un poco da pensare sugli approvvigionamenti alle banche. Solo sabato a mezziogiorno mi capitò di veder una spaventosa coda allo sortello dell'automatico. Non capisco. E`così necessario che tutta la gente debba spendere tanto in poco tempo? Non so, ci sono molte cose che non capisco, ma mi pare di capire che tutto sia settato perchè le cose vadano irremidiabilmente male per quasi tutti col beneficio e il sommo sbattimento di molto, ma veramente molto pochi. Indubbiamente i problemi si son riflessi ai supermercati, anche qua, mi pare un pò strano che se un giorno manca il servizio, il supermercato va in crisi, mi pare una esagerazione mediatica questa. Altro problema a quanto pare per le stazioni di rifornimento e pure qui, credo e spero sia una esagerazione per far meglio notizia anche se con la questione del fine settimana, il sabato e la domenica, diamo il beneficio del dubbio. Inutile dire che nemmeno la spazzatura è stata raccolta però permettemi e scusatemi cari porteños che mi avete accolto a braccia aperte ma lo dico, sembrerò irriconoscente ma lo dico. Personalmente a considerare come ai cittadini importi della pulizia della propria città non credo che iol discorso spazzatura sia un problema, specie a vedere come han lasciato Plaza de Mayo i manifestanti, con rifiuti in ogni dove, almeno, da ciò che ho visto in televisione, poi si sa, può sempre trattarsi di un effetto speciale del telegiornale ma purtroppo non penso proprio. Questa è una cosa che non mando veramente giù. Come può una persona letteralmente sbattersene della sua città, di dove vive, delle strade dove cammina, dove porta a spasso i propri figli. Non so. Gettare spazzatura per terra non è tanto diverso dal gettarlo in casa, sotto alla sedia o sotto al letto.
Domani è festa. In parte la strategia del blocco dei camion ha una sua intelligenza. Calcolando che la domeinca non si lavora e il martedì è festa han, mie considerazioni a parte lasciato il paese in un pò di problemi. Però lasciatemelo dire, che i bancomat in giorno si esauriscano, mah... lasciamo tutto in sospeso e teniamo questi commenti da occidentale tra i denti. Evidentemente l'Argentina è un paese da conoscere. Limitiamoci a prendere quello che viene e a vivere in funzione dell'amore.

L'altro giorno sulla pagina FB di Silvina ho letto una cosa di un tipo che si chiedeva se ci manca conoscenza come consumatori o se siamo dei coglioni. Mi son rivolto a Silvina e le ho detto somos pelotudos.

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